
Al giorno d’oggi ci rendiamo conto che non possiamo frenare o rallentare l’utilizzo della tecnologia all’ interno della società, in ogni caso questa fa parte di un costante processo di evoluzione e sviluppo che coinvolge vari aspetti della vita quotidiana di ciascuno di noi.
La scelta di un ruolo passivo in questo processo potrebbe portare alla perdita di opportunità sia professionali che personali, nei confronti di chi invece ha saputo cogliere nella giusta misura il potenziale di essa.
È indispensabile quindi un uso corretto e responsabile degli strumenti tecnologici per non doversi ritrovare ad affrontare situazioni critiche date da un utilizzo eccessivo e compulsivo della tecnologia in generale.
Lo sviluppo sostenibile risponde alle necessità del presente, senza compromettere le capacità e le esigenze di generazioni future e soddisfacendo le proprie.
La tecnologia può contribuire a spezzare il legame tra crescita economica e degrado ambientale; non si tratta di un evolzione automatica, questa va invece voluta, promossa, conquistata, in quanto gli incentivi spontanei al progresso derivano normalmente dal mercato, estraneo rispetto a simili esigenze.
Le risorse naturali sono costituite da minerali e da forme biologiche che la società, in modo diretto o indiretto, a buon diritto utilizza. Rappresentano il fondamento non solo del soddisfacimento delle necessità umane ma anche di tutti gli esseri viventi e di tutto l’ ecosistema.
Il loro crescente sfruttamento, sta portando alcune di esse ad un rapido esaurimento e\o inquinamento, specie su base locale.
Per contrastare questo fenomeno si può ricorrere a tecnologie a a modelli di consumo mirati a risparmiare risorse e a sostituire alcune di esse con altre più rinnovabili.
Oggi la tecnologia e i suoi operatori sono soprattutto uno strumento di azione controllato dall’economia o dall’ideologia, anziché da un ambito autonomo, logica espressione della volontà creatrice dell’ uomo, dobbiamo quindi riscattare la tecnologia dal suo essere strumento, per farla diventare uno dei fini di un umanità che vuole essere co-creatrice del mondo e della storia.