
Oggi sembra più difficile riferirsi all’ambiente naturale, nel senso classico del termine; infatti l’ ambiente, nel corso dei secoli è andato mutando, perdendo le caratteristiche “naturali” per acquistare quelle di un ambiente progressivamente “umanizzato”, in cui cioè appaiono sempre più visibili le impronte e i segni dell’ intervento umano.
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L’ intenso e irrazionale disboscamento.
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Le acque, il cui flusso non è più trattenuto e regolato.
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La spasmodica ricerca di nuovi spazi e nuove risorse per fronteggiare il continuo accrescimento demografico.
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L’ industrialuzzazione.
Ed è proprio su quest’ultimo che le modificazioni risultano più vistose, infatti questo processo modella uno specifico paesaggio agendo, più o meno in profondità, sull’utilizzazione del suolo, sul popolamento e sulla fisionomia dei corsi d’ acqua e addirittura sul clima delle zone di insediamento.
Da queste azioni derivano delle conseguenze sull’uomo stesso, risulta indispensabile quindi un analisi ed una riflessione sulla relazione UOMO-AMBIENTE prendendo in considerazione il ruolo giocato nel mutamento ambientale delle società, nei confronti delle società stesse e degli individui che le compongono.